I colori dell’autunno 2020
La musica indipendente, by Rock Targato Italia
SPOTIFY: https://spoti.fi/36F5qdK
Realizzata da: Divinazione Milano e Roberto Bonfanti (scrittore/artista)
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L’autunno è iniziato da più di due settimane però, vista la vicinanza delle finali di Rock Targato Italia, era giusto fare un passo per volta rimandare di qualche giorno la pubblicazione della tradizionale playlist stagionale. Ancora una volta abbiamo provato a scattare un’istantanea di ciò che si muove nel sottobosco musicale italiano trovando l’ennesima conferma che, a dispetto dei luoghi comuni, c’è ancora molto da scoprire, fra cantautori coraggiosi, rocker tenaci, artisti fuori da ogni schema e talentuosi autori pop.
TRACKLIST:
Lucio Leoni – Il fraintendimento di John Cage
Un attento osservatore delle dinamiche umane con un brano moderno e personale.
Gran Zebrù – Mr.Turn
Fra alternative rock e canzone d’autore. Chitarre sporche e malinconia.
Giovanni Lindo Ferretti – L’imbrunire
Lo sguardo chirurgico di Ferretti si posa sul 2020 e lo viviseziona.
Charles Muda – Tutta pubblicità
Trap? Pop? Rock? Punk? Forse l’unione di tutto questo. O forse qualcos’altro.
Francesco Bellucci – Stanotte uccido mio padre
Un cantautore rock dalla scrittura tanto diretta quanto stratificata e irriverente.
Roberto Casanovi – La mia calligrafia
Malinconia, poesia, delicatezza e un emozionante senso di fragilità.
Stefania Tasca – Oceano
La dimostrazione che si può suonare pop contemporaneo anche senza banalità.
Francesco Sacco – Berlino Est
Un brano raffinatissimo fra intimismo, atmosfere sognanti e aperture orchestrali sintetiche.
Rumo – Salazar
Una filastrocca surreale incastrata in un brano rap minimalissimo.
Le Rose E Il Deserto – Sabbia
La leggerezza dell’indie-pop incontra la canzone d’autore più introspettiva e minimale.
L’avvocato Dei Santi – Luci Accese
Pop dalle tinte notturne e dal retrogusto anni ’80 che non rinuncia però all’immediatezza.
Rota Carnivora – James D.
Sonorità psichedeliche a bassissima fedeltà accompagnano una filastrocca pop.
Emma Nolde – Resta
Un viaggio sincero ed elegante nell’animo di una giovanissima cantautrice.
Mastice – Preghiera
Riff di chitarra claustrofobici e ritmica massiccia. Rock, rabbia e sudore.
Emiliano Mazzoni – Senza perdere nessuno
Una voce suadente per un brano elegante nel segno della canzone d’autore.
De Mian – Senza forma
Sapore anni ’80, rock, elettronica e un pizzico di follia.
Umberto Palazzo – La riviera
Un nome storico del rock italiano ci accompagna in un viaggio balneare demodé.
Läser – Codeina
Profumo di Seattle anni ’90 per una canzone robusta e viscerale.
Riccardo Inge – Fulmicotone
Una canzone genuinamente e semplicemente pop. A volte serve anche questo.
Leanò – Autunno
Minimalismo acustico, spontaneità e tanta delicatezza.